• Altre domande
E' raro essere chiamati alla vita religiosa o
alla vita sacerdotale?
Non è raro. Secondo San Giovanni Bosco, un terzo
dei giovani ha nel cuore il germe della vocazione.
E come mai i consacrati sono così pochi?
Molti giovani sono talmente presi dai
divertimenti del mondo, dal frastuono delle
discoteche, dai piaceri immondi, o hanno paura di
perdere la loro
«libertà»
che non sentono la
chiamata di Dio nel loro cuore. Spesso poi sono
scoraggiati dalle loro famiglie, i loro amici e
addirittura i loro parroci. Fondamentalmente non
hanno il coraggio di lasciare tutto e abbandonarsi
nelle mani di Dio, non sapendo che sono le migliori
mani…
Però chi si fa suora perde i divertimenti del
mondo.
Oh quanti in punto di morte si son pentiti di
essere vissuti nel mondo!
Tutti i piaceri, i divertimenti e le ricchezze della
terra non possono dare la vera pace, anzi chi più è
ricco di tali beni in questa vita, vive più
tribolato ed afflitto. Il nostro cuore è stato
creato per amare Dio, e non può trovar pace sin
quando non riposa in Lui. E' più felice un’umile
anima consacrata in grazia di Dio che una persona
ricca e famosa, ma in peccato mortale.
Una mia amica è una ragazza molto pia e devota.
Vorrebbe diventare suora di clausura, ma c'è un tale
che vorrebbe fidanzarsi con lei. Adesso è molto
confusa. Cosa si potrebbe consigliarle?
Le direi:
«...sia un uomo umile creatura, sia Gesù
Cristo il creatore dell'Universo, ti vogliono per
sposa. Rifletti attentamente su chi dei due può
riempire maggiormente di gioia il tuo cuore e poi
sposalo. Ricordati però che nel mondo non è raro
trovare delle donne pentitesi di essersi sposate a
causa dei dispiaceri che ricevono dai loro mariti,
dai figli, alle gelosie del consorte, ai litigi con
suocere e cognate, ai dolori del parto, agli
strapazzi per la cura della casa, ecc. Anche nella
vita matrimoniale potresti vivere santamente, ma è
molto difficile. Al contrario in un monastero sarà
molto semplice per te divenire santa. Libera dalle
preoccupazioni del mondo potrai dedicare tutta la
vita nell'amare Dio.»
A quanti anni si può entrare in convento?
«La chiamata
"Seguimi" di Cristo si fa sentire
il più delle volte già nel periodo della giovinezza;
a volte si avverte addirittura nel periodo
dell’infanzia»
(Lettera apostolica
«Dilecti amici»,
31. Marzo 1985)
Diceva San Giovanni Bosco:
«Beati coloro che si
danno al Signore fin dalla tenera età».
Nel nostro Istituto è prevista la casa di formazione
chiamata Aspirantato dove vivono le ragazze delle
scuole medie e superiori che hanno manifestato il
loro desiderio di donarsi a Dio. Qui studiano e sono
aiutate da alcune suore a proteggere la loro
vocazione affinchè possano piú facilmente discernere
e rispondere ad essa.
L’età avanzata è un impedimento per entrare in
convento?
No, Dio chiama quando vuole, chi vuole e come
vuole.
Nel nostro Istututo ci sono alcune suore che hanno
ricevuto la chiamata religiosa in tarda età, se per
Dio non è un impedimento l’età, tanto meno lo è per
noi. L’importante è fare un buon discernimento
vocazionale con un direttore spirituale.
Non ho ancora finito l’università e credo che Dio
mi chiami alla vita religiosa, cosa devo fare?
Lasciare gli studi o laurearmi e dopo entrare in
convento?
1° Risposta:
Se hai appena iniziato l’università
o ti mancano molti esami per finire:
Se Dio ti ha messo nel cuore questo divino desiderio
di consacrarti totalmente a Lui, devi essere
tempestiva a rispondere alla sua chiamata, a che
serve far passare 3, 4 o 5 anni se poi il cuore è
infelice perché non ha corrisposto alla vocazione
del Signore?
E soprattutto il prolungarsi del tempo non giova
all’anima perché è più soggetta a tentazioni,
distrazioni e false ragioni che possono far perdere
la vocazione.
Perciò avendo capito l’importanza di compiere la
volontà di Dio, la cosa migliore è lasciare gli
studi ed abbracciare la vita religiosa.
2° Risposta:
Se ti mancano 2 o 3 esami o solo la
laurea:
In questo caso forse conviene finire gli studi, ma
sappi che questo è possibile farlo anche entrando in
convento, parlandone con la maestra delle novizie.
In questo modo potrai seguire la tua vocazione e
allo stesso tempo ottenere una laurea che nella
Provvidenza Divina ti potrà servire nella vita
religiosa. Se pensi che non siano compatibili le due
cose, cioè entrare in convento e studiare per
l’università, sappi che varie suore prima di te
hanno fatto così! Dio sa di cosa abbiamo bisogno e
quali sono i nostri limiti e se chiama alla vita
religiosa la prima cosa da fare è rispondere
generosamente!